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Denti da latte cariati

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    Denti da latte cariati

    La carie, processo lento e progressivo che conduce alla letterale distruzione del dente, richiede uno specifico trattamento di odontoiatria (otturazione) anche quando attacca un dente da latte: un dentino cariato e non curato può anticipare la caduta fisiologica del dente, ponendo così le basi per un futuro mal allineamento dentale.

    La causa sono i batteri del cavo orale che si nascondono nella placca dentale, una patina lattiginosa ed appiccicosa che aderisce come colla alla superficie dei denti. Le centinaia di germi che si ancorano alla placca batterica si nutrono del glucosio presente nei residui alimentari formando lattato come prodotto di scarto. A causa della sua acidità, questa sostanza riesce a sciogliere un po’ per volta lo smalto dentale, intaccando la dentina.

    Abbiamo dunque visto che le cause delle carie nei denti da latte coincidono con quelle che innescano i processi cariogeni nei denti degli adulti. Ciò che fa la differenza è la sorprendente velocità con cui i batteri corrodono lo smalto dei denti da latte. La spiegazione è piuttosto ovvia: i denti da latte presentano dimensioni molto più ridotte rispetto ai denti permanenti, ed il loro smalto è meno mineralizzato; pertanto, i batteri del cavo orale riescono a distruggerlo più agevolmente, raggiungendo la dentina sottostante ed innescando così un terribile mal di denti.
    Dalle osservazioni cliniche si evince che i neonati a cui viene dato il succhiotto intriso di miele o zucchero per… “favorire il sonno” sono molto più a rischio di carie rispetto agli altri bimbi a cui non viene dato (carie da biberon). Da qui si comprende come sia necessario evitare di abituare il bambino ad addormentarsi con il ciuccio dolcificato: un neonato che acquisisce quest’abitudine, quasi sicuramente continuerà a richiedere il succhiotto con il miele anche dopo l’eruzione dei denti da latte.

    I batteri che popolano il cavo orale tendono a fissarsi tenacemente in alcuni punti della superficie dentale; alimentati dagli zuccheri che non vengono rimossi, i germi iniziano a “colonizzare” i denti da latte formando veri e proprio ammassi di placca. Purtroppo, i bambini sono attirati come calamite da dolci e caramelle: le golosità iper-zuccherate rimangono a lungo in bocca, favorendo così la carie. Da non dimenticare, poi, che i bimbi non solo tendono a nutrirsi di merendine zuccherate (piene zeppe di conservanti, coloranti e grassi idrogenati), ma continuano a mangiarle più e più volte durante la giornata: questo comportamento, ben lontano dal buon senso, altro non fa che alimentare i batteri nel loro “inarrestabile ed insaziabile desiderio di divorare il dente”.

    I denti decidui da latte e bisognosi di otturazione devono essere trattati come i denti permanenti. Luogo comune da sfatare è la falsa credenza secondo cui i denti da latte cariati non si debbano curare perché destinati alla caduta: ricordiamo che un’infezione dentale può anticipare quella che dovrebbe essere la fisiologica caduta del dente da latte, ponendo così le basi per denti storti o, peggio ancora, per una futura malocclusione dentale.
    In alcuni casi, il processo cariogeno nei denti decidui si manifesta così velocemente che, quando ci si rivolge al proprio dentista per cercare di risanare l’infezione, è oramai troppo tardi per prolungarne (di alcuni mesi o pochi anni) la caduta fisiologica. Laddove l’otturazione non fosse sufficiente per curare una carie che si è spinta oltre la dentina, invadendo la polpa del dente, è necessario intervenire con metodi più drastici:devitalizzare o estrarre il dente.

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